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Auto elettrica

Il futuro di Milano: il taxi elettrico

Presso la fiera di Hannor è stato presentato il concept di taxi elettrico che servirà la città di Milano nel futuro. Il taxi si presenta con una “divisa” nero-verde per onorare degli antichi taxi meneghini e con una linea che richiama il “Samba Bus” che risale agli anni cinquanta. In questo progetto l’idea è stata della Volkswagen; il “Green Taxi” viene collocata all’interno del progetto milanese Water de’ Silva, capo del design della prima casa automobilistica che ha scelto Milano come città ideale per lo sviluppo della mobilità del futuro.

Ma andiamo ora ad analizzare meglio il prototipo di “Green Taxi” realizzato dalla casa tedesca: questa ha un motore elettrico che ha un picco di potenza di 85 kW (potenza costante 50 kW) e può arrivare fino ad una velocità massima di 120 km/h. Il motore viene alimentato da una batteria agli ioni di litio adattato nel sottoscocca. Grazie alla capacità di 45 kilowattora (kWh) e al peso relativamente contenuto del veicolo di 1.500 kg, nonostante la batteria, si possono raggiungere, a seconda della modalità di guida, distanze fino a 300 km. Con una ricarica di circa un’ora è possibile raggiungere una ricarica con l’80% della sua capacità complessiva.Il Green Taxi è alto 1,60 metri, lungo 3,73 metri e largo 1,66 metri e, inoltre,  è dotato di una porta rototraslante solo sul lato passeggero: possiamo notare così che la porta ha un’apertura molto ampia anche in altezza.Tra l’altro un’altra novità di questo taxi è che manca il sedile del passeggero; infatti, al suo posto troviamo la zona destinata ai bagagli. Questo permetterà ai viaggiatori di potersi occupare autonomamente dei propri bagagli.

Il 70% degli italiani è pronto per l’auto elettrica

Secondo un recente sondaggio a cura della federazione che riunisce le aziende locali dell’energia, del gas e dell’acqua ben il 70% dei nostri connazionali si dice pronto ad acquistare una vettura elettrica qualora fosse in commercio.

In particolare quasi la metà degli intervistati (45%) chiede a questi mezzi una buona autonomia: alle istituzioni e alle industrie si domanda invece di creare una rete di distribuzione capillare e a prezzi accessibili. Una percentuale più o meno analoga chiede che questa svolta verde nelle economie domestiche sia supportata da un piano di ecoincentivi da parte dello Stato, mentre un 40% sogna auto elettriche allo stesso prezzo di quelle tradizionali a benzina e gasolio.

Questi mezzi di trasporto sono già una realtà in giro per il mondo. Gli USA di Obama pianificano la vendita di 1 milione di autovetture elettriche entro il 2015 e saranno stanziati fino a 11mila dollari di incentivi per ogni auto. La Cina ne prevede 500mila unità entro la fine del prossimo anno e 8 milini entro il 2025. La Gran Bretagna ha stanziato 260 milioni di euro e si calcola che l’indotto frutterà 400 mila nuovi posti di lavoro; la Francia intende continuare la politica delle auto elettriche che ha già iniziato da anni aumentando le colonnine di rifornimento.

In Italia si registrano solo iniziative sporadiche, frutto di accordi tra i comuni e le aziende energetiche della zona come nei casi di Milano, Brescia, Roma e Pisa. Forse in seguito al sondaggio anche la politica nazionale si interesserà al tema e punterà e recuperare il tempo perso nei confronti degli altri paesi.

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