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Nucleare

Per l’agenzia il nucleare è una via. Agli stati la decisione

L’agenzia internazionale per l’energia vede il nucleare come una delle possibili fonti per sostenere nel corso dei prossimi 40-50 anni la corsa al rialzo del fabbisogno energetico mondiale, che con tutta probabilità continuerà a crescere a causa dello sviluppo di paesi come la Cina o l’India, molto popolati e già oggi assetati di elettricità.

Un punto a favore del nucleare infatti, sostiene l’agenzia, è il fatto che non libera nell’atmosfera anidride carbonica, il gas che causa l’effetto serra e quindi il riscaldamento globale. Il comunicato sostiene anche come il nucleare sia altamente efficiente e sostanzialmente sicuro, grazie alle centrali di ultima generazione, e che rappresenta l’alternativa più sicura al petrolio nel prossimo futuro, in quanto gran parte dello sviluppo tecnologico che necessitano le altre fonti alternative per affermarsi su vastissima scala il nucleare le ha già passate negli ultimi decenni del secolo scorso, affermandosi come una fonte ”matura”.

Ovviamente questa dichiarazione non scalfisce nemmeno le argomentazioni di coloro che rifiutano l’energia nucleare perchè pericolosa e poco sicura oppure perchè semplicemente non si conoscono luoghi in cui stoccare definitivamente le scorie radioattive per tempi nell’ordine di migliaia di anni, tuttavia l’agenzia internazionale per l’energia ha indicato una via che può essere seguita o meno dai governi nazionali, che hanno poi il compito di decidere la politica energetica dello stato che rappresentano, incentivando o disincentivando una fonte piuttosto che un altra.

L’Italia a quanto pare sta percorrendo il doppio binario: finanziamenti per le energie rinnovabili e progetti per centrali nucleari. Non ci resta che attendere e vedere se e quando si privilegerà una via piuttosto che l’altra.

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