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Ricercatori

Da un gruppo di ricercatori USA pannelli solari ancora più efficienti

Ancora una novità nell’ambito delle energie rinnovabili. Nel Minnesota un gruppo di ricercatori statunitensi è riuscito a trovare un metodo per rendere più efficienti i pannelli fotovoltaici, passando dall’attuale 33% di efficienza media a circa il 66%.

La ricerca è stata pubblicata recentemente sull’autorevole riviste Science e si basa su una semplicissima constatazione: la bassa efficienza che fino a oggi ha caratterizzato i pannelli solari è dovuta a una dispersione di calore, cioè di energia non assorbita dal pannello e quindi non trasformata in preziosa energia elettrica. Quanto la questione è elementare la soluzione è pionieristica: il pannello-prototipo è stato realizzato con minuscole parti di materiale semiconduttore (stiamo parlando si milionesimi di millimetro): questo porta a un cambiamento delle proprietà fisiche del materiale. I pannelli, essendo costruiti di seleniuro (e non di silicio come quelli tradizionali) e con circuiti in biossido di titanio, ”semplicemente” allontanano gli elettroni prima che diventino troppo caldi, riducendo la dispersione.

La tecnologia messa a punto dall’università americana è però ancora in fase sperimentale; non si conoscono ancora quali siano gli effettivi costi di una produzione in serie di questo tipo di tecnologia e quanto sia resistente applicata su ampia scala. Quello che è certo è che aumentare l’efficienza dei pannelli solari è possibile e ultimamente sono stati molti i passi fatti in quella direzione. Non ci resta che sperare che qualche azienda decida di investire i suoi soldi in questo progetto, che potrebbe dare un’ulteriore spinta a un settore già in grande espansione nonostante la crisi mondiale

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