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Feltrinelli, amica delle foreste

Il grande editore Feltrinelli ha deciso, dopo il duro attacco scagliato da Greenpeace e Terra!, di utilizzare per i propri libri solo la carta proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile e responsabile. Addirittura, per la prossima settimana, sono previste le ristampe di “Re Lear” di Shakespeare, “Alfred e Emily” di Doris Lessing e “Ancora dalla parte delle bambine” di Loredana Lipperini su carta certificata FSC (Forest Stewardship Council).

L’editore Feltrinelli ha anche divulgato il suo impegno nell’usare esclusivamente carta FSC per le altre case editrici del suo gruppo, ossia Apogeo, Kowalski e Urra, ed ha anche chiesto a Greenpeace di collaborare nella ricerca di carta riciclata, la quala possa sostituire la carta da fibre vergini per una serie di collane di libri.

Altri editori, dopo il Salone del libro dove si erano presentati gli attivisti travestiti da oranghi, hanno risposto al questionario di Greenpeace guadagnando una posizione migliore e, per intenderci, “più verde”. Tra gli editori in questione spiccano i nomi di Stampa Alternativa, Minimum Fax e Baldini Castoldi & Dalai.

Naturalmente, ci sono anche gli editori che non sono per niente rispettosi delle foreste e nonostante le molteplici richieste, queste case editrici non si sono mai degnate di rispondere a Greenpeace dimostrandosi così inclassificabili; tra questi spiccano Mursia, Gambero Rosso, Il Mulino e Neri Pozza. Anche gli editori Il Saggiatore, Donzelli, Rubbettino e Alet Edizioni non hanno mai dato informazioni utili per poter valutare la sostenibilità della carta utilizzata per i loro libri. Diciamo, invece, che i veri amici editori sono la Bompiani, la Lonely Planet, Caravan Edizioni, la Dindi, l’Edizioni Ambiente, il Fandango, il Foglio Clandestino, Gaffi, Hacca Edizioni, il Rovescio, la Coccinella, Lavieri Edizioni e Prospettiva.

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