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Solare

Dalla Svizzera è partito un aereo a energia solare. Si prevedono 24 ore di volo ininterrotto

Dopo le auto elettriche sono iniziati in Svizzera i test su uno dei primi prototipi di aerei a energia solare. Dopo un primo decollo annullato negli scorsi giorni per un problema a un componente elettrico, è decollato senza alcun problema stamani all’incirca alle sette alla velocità di 35 chilometri l’ora dalla base militare di Payerne, con ai comandi il pilota, oltre che cofondatore del progetto insieme a Bertrand Piccard, André Borschberg.

Il prototipo necessita solamente di 90 metri per decollare e come unica fonte di energia ha a disposizione i pannelli solari situati sopra le ali, ricoperte da circa 12mila celle fotovoltaiche, che a loro volta alimentano quattro motori elettrici per una potenza complessiva di 40 cavalli. Nel velivolo sono anche presenti batterie di litio e polimeri del peso di circa 400 kg che dovrebbero permettere il volo anche durante la notte.

L’esperimento infatti dovrebbe precedere per circa 25-27 ore di volo continuato senza il pilota automatico, ma i tecnici a terra comunicheranno al pilota al tramonto se potrà continuare l’esperimento o se sarà costretto a ritornare a terra perchè le batterie no sono ancora abbastanza cariche per supportare una notte in quota. Mentre sorvolava il Jura, a 3300 metri di altitudine tutto andava per il meglio, ma il velivolo dovrà salire ancora fino a 8500 metri durante il test.

Il mezzo è il frutto di una ricerca ormai in atto da sette anni ed è stato denominato Solar Impulse, ha un’apertura alare paria quella di un Airbus A340 (cioè oltre 63 metri) e pesa circa 1600 kg.

USA: stanziati fondi per tre centrali solari

Dopo il recente accordo con la Sharp il governo americano continua a mandare segnali positivi in merito alla sua svolta verso il solare. Infatti proprio nel tradizionale discorso radiofonico che il presidente rivolge settimanalmente alla nazione Barack Obama ha annunciato un piano di investimenti che prevede ben 2 miliardi di dollari da destinare al settore delle energie rinnovabili e in particolare verso il solare.

Dopo aver preso visione dei dati in merito all’occupazione negli USA, che evidenziavano un aumento dei disoccupati, il presidente ha annunciato questo sforzo economico, che coniugherà la svolta verde dell’economia a stelle e strisce con la creazione di circa 2000 posti di lavoro nel settore edile per la realizzazione delle centrali e 1500 posti fissi per la loro gestione una volta terminate ed entrate a regime.

A beneficiare della grande quantità di denaro che il governo ha annunciato di voler spendere saranno soprattutto la Abengoa Solar e la Abound Solar Manufacturing, che si occuperanno della costruzione delle centrali, che saranno ben tre: le prime due in Indiana e Colorado, mentre la terza sarà uno degli impianti solari più estesi e produttivi del mondo e sarà eretta in Arizona, che con le sue ampie pianure assolate costituisce un ambiante ideale per sfruttare l’energia che proviene dalla nostra stella.

Per una nazione che fino all’elezione dell’attuale presidente supportava le lobby del petrolio e cercava in tutti i modi di bloccare lo sviluppo dell’energia pulita e rinnovabile certamente Obama ha fornito un esempio per tutto il mondo: se si vuole qualcosa veramente lo si può ottenere, come diceva in campagna elettorale: yes we can.

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