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Conto energia

Conto energia: posso cumulare diversi incentivi?

Abbiamo visto come usufruire degli incentivi previsti dal programma ”Conto energia”, che ci permette di vendere a tariffe vantaggiose l’elettricità prodotta dai nostri pannelli alla rete, abbiamo visto come sia possibile godere di finanziamenti specifici da parte delle banche per iniziare il progetto, ma non abbiamo ancora parlato di cumulo degli incentivi.

Ovviamente nulla impedisce a chi installa i pannelli sul proprio tetto di accendere un finanziamento  con una banca, ma bisogna fare molta attenzione se si intende unire, per esempio, incentivi statali e locale, perchè il rischio è di perderne uno se non entrambi, quindi è opportuno informarsi a fondo delle condizioni che si andranno a sottoscrivere.

Infatti se gli incentivi locali che si intende aggiungere a quelli di ”Conto energia” sono ‘in conto capitale’, possono essere sommati solo nel momento in cui la loro quota rimanga al di sotto del 20% del costo totale dell’impianto, altrimenti si infrangerebbero le regole sottoscritte nel contratto con cui si aderisce al progetto. Per non incorrere in questi guai burocratici e legali è consigliabile consultare i siti web degli enti interessati, che spesso forniscono utili aggiornamenti e soprattutto, come già detto, leggere bene le clausole di ogni contratto su cui si intende apporre la propria firma.

Gli incentivi italiani sono (ancora fino a fine anno) i più alti d’Europa e in un paese in cui la burocrazia spaventa e scoraggia molti per aderire a ”Conto energia” le istituzioni si sono impegnate per ridurla al minimo, e possiamo dire che ci sono riuscite abbastanza bene.

Conto energia: come richiedere i finanziamenti

Continuiamo ora con la trattazione della seconda parte degli interventi volti alla realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto della nostra casa per aderire al progetto ”conto energia” e iniziare a risparmiare se non guadagnare producendo elettricità.

Dopo aver ultimato la realizzazione dell’impianto, seguendo tutti i passaggi burocratici che abbiamo spiegato la scorsa settimana, vediamo oggi come accedere ai finanziamenti.

La prima parte della procedura è a carico del proprietario dell’impianto, che deve registrarsi sul sito applicazioni.gse.it dove vi verranno forniti username e password. Bisogna quindi accedere all’area dedicata al fotovoltaico del sito, da dove saranno scaricabili i moduli in cui saranno da indicare le caratteristiche dell’impianto e altre informazioni di carattere tecnico: il tutto deve essere stampato, compilato e inviato al Gestore dei Servizi Elettrici entro e non oltre 60 giorni dall’entrata in esercizio dell’impianto.

Il gestore comunicherà l’accettazione della tariffa incentivante, ma vi è sempre la possibilità che richieda contestualmente ulteriori documenti, che dovranno essere inviati entro 3 mesi (90 giorni). L’utente potrà quindi, tramite il sito web, preparare e firmare la convenzione, da spedire in duplice copia (NB solo una firmata) al gestore, che provvederà a restituirne una copia sempre tramite posta.

Ovviamente qualora non vengano rispettati i tempi burocratici che la normativa prevede, l’utente perderà il diritto di usufruire degli incentivi.

La procedura punta ed essere il più semplice e veloce possibile, da qui anche la decisione di rendere disponibile tutta la modulistica online, per evitare molteplici code all’utente per ritirare un semplice foglio.

Alcune voci su Conto energia 2011

Non c’è ancora nulla di ufficiale e siamo tutti in attesa che la conferenza Stato Regioni prenda una qualche decisione, ma le notizie che iniziano a trapelare non sono delle più incoraggianti per il Conto Energia 2011. Infatti il governo starebbe pensando a un piano triennale per diminuire gli incentivi alla realizzazione di impianti fotovoltaici, attraverso tariffe di vendita agevolate dell’energia elettrica al gestore della rete, del 18% spalmato su tre anni: ciò consisterebbe sostanzialmente in una diminuzione del 6% annuo di qui al 2013.

Bisogna anche ricordare come al momento gli incentivi italiani siano i più alti d’Europa, anche più di Germania, dove il fotovoltaico è molto sfruttato e Spagna dove forse c’è più sole che da noi, ma non forse l’Italia non deve sempre puntare alla media europea e potrebbe tentare di distinguersi in qualche campo. Il piano sarà ancora una volta triennale, sarà cioè ridiscusso nel 2014 e permetterà sempre di mantenere la tariffa invariata per 20 anni.

E’ in cantiere da parte degli organi competenti, anche una norma che preveda la cancellazione del ritiro obbligato dei certificati verdi da parte del gestore della rete, che fino ad ora era pagato dai cittadini, anche se con un costo molto basso e quasi irrisorio sulle bollette della luce. Al tempo stesso il Gestore è riuscito nell’acquisizione di un noto centro di ricerche milanese, l’Erse, che permetterà un notevole impulso all’innovazione e si spera anche a interessanti e utili scoperte ed invenzioni nei prossimi anni.

Quindi meglio affrettarsi nella realizzazione degli impianti: le agevolazioni saranno maggiori

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