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Milano

Il futuro di Milano: il taxi elettrico

Presso la fiera di Hannor è stato presentato il concept di taxi elettrico che servirà la città di Milano nel futuro. Il taxi si presenta con una “divisa” nero-verde per onorare degli antichi taxi meneghini e con una linea che richiama il “Samba Bus” che risale agli anni cinquanta. In questo progetto l’idea è stata della Volkswagen; il “Green Taxi” viene collocata all’interno del progetto milanese Water de’ Silva, capo del design della prima casa automobilistica che ha scelto Milano come città ideale per lo sviluppo della mobilità del futuro.

Ma andiamo ora ad analizzare meglio il prototipo di “Green Taxi” realizzato dalla casa tedesca: questa ha un motore elettrico che ha un picco di potenza di 85 kW (potenza costante 50 kW) e può arrivare fino ad una velocità massima di 120 km/h. Il motore viene alimentato da una batteria agli ioni di litio adattato nel sottoscocca. Grazie alla capacità di 45 kilowattora (kWh) e al peso relativamente contenuto del veicolo di 1.500 kg, nonostante la batteria, si possono raggiungere, a seconda della modalità di guida, distanze fino a 300 km. Con una ricarica di circa un’ora è possibile raggiungere una ricarica con l’80% della sua capacità complessiva.Il Green Taxi è alto 1,60 metri, lungo 3,73 metri e largo 1,66 metri e, inoltre,  è dotato di una porta rototraslante solo sul lato passeggero: possiamo notare così che la porta ha un’apertura molto ampia anche in altezza.Tra l’altro un’altra novità di questo taxi è che manca il sedile del passeggero; infatti, al suo posto troviamo la zona destinata ai bagagli. Questo permetterà ai viaggiatori di potersi occupare autonomamente dei propri bagagli.

Il comune di Milano e il MIT di Boston uniti dalla bicicletta elettrica

Dopo l’auto elettrica il comune di Milano sta organizzando, a detta dell’assessore all’ambiente Paolo Massari, una collaborazione con il MIT di Boston (il famosissimo Massachusetts Institute of Technology) in merito alle biciclette elettriche.

Il mezzo che sarà ulteriormente sviluppato dall’ateneo americano ha come base il modello che ha impressionato l’assessore: una bici che si può smontare e comodamente portare a spalla, con un’autonomia di 35 chilometri, quindi perfetta per qualsiasi spostamento cittadino, come sottolineato dal membro della giunta. Il costo di un ”pieno” dovrebbe essere intorno ai 3 cent.

Il prodotto che il comune intende utilizzare sarà di ultimissima generazione e segnerà un notevole passo in avanti nel mondo delle due ruote elettriche: il tempo di ricarica di questo nuovo modello passerà dalle 2 o 3 ore di quelli attuali a soli 90 minuti e le batterie permetteranno oltre il doppio delle possibilità di ricarica, passando dalle attuali 600 a circa 1500.

Le biciclette ibride saranno dotate di un computer di bordo che registrerà, oltre alla distanza percorsa e all’autonomia, anche la quantità di anidride carbonica ”risparmiata”; i modelli in fase di sviluppo si pensa che monteranno anche un sistema di autoricarica, grazie al recupero dell’energia cinetica della in fase di frenata e discesa.

Entro la fine dell’estate il capoluogo lombardo intende dotarsi di 400 mezzi di questo tipo, per contribuire alla realizzazione degli ambiziosi obiettivi ecologici che si sono proposti l’assessore e l’intera giunta, ovvero combattere in primo luogo l’inquinamento, una delle piaghe che affliggono tutte le grandi metropoli, e in secondo luogo snellire il traffico, incentivando all’uso della bicicletta anche chi è per pigrizia restio all’attività fisica.

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